domenica 23 ottobre 2016

Weekend a Lione

Nell'immaginario collettivo la Francia si riduce ad una visita a Parigi, a Mont Saint Michel e ai castelli della Loira. 

Eppure questa bellissima città merita assolutamente una visita di almeno un paio di giorni. Infatti non si può certamente restare indifferenti alla raffinata eleganza dei suoi palazzi, al fascino dei due fiumi che la attraversano creando una piccola isola. A ciò si aggiunga la varietà del paesaggio che alterna la zona pianeggiante a quella collinare.
La città vecchia è composta da un dedalo di stradine, vicoli e scale che si inerpicano sulla collina. Dietro ogni angolo c'e' una piacevole sorpresa: antiche case, palazzi ed edifici storici. Come la Maison des Avocates, le Traboule, oltre che le varie chiese.
Consigliatissima anche la scalinata, abbastanza impegnativa, che dal fiume porta a Fuorviere Hill.

Dalla cima oltre alla Basilica di Fourviere (ne parliamo tra poco) si puo' ammirare uno splendido panorama di tutta la citta'. Vale la pena salire fino qui anche solo per la vista.
Ci sono moltissimi bar, pub e ristorantini dove fermarsi. Consiglio di verificare i prezzi perche' alcuni sono abbastanza cari, ma si possono trovare vere e proprie chicche.
Ci sono molti tour organizzati ma consiglio di perdersi tra i vicoli.




Musee des Beaux Arts 
Secondo museo di Francia dopo il Louvre, ospitato da un bel palazzo storico che si affaccia su piazza Terreaux. Museo ben organizzato, dotato di una bellissima collezione di sculture, di una sezione archeologica che comprende reperti Egizi,Romani e Greci ed una ricchissima pinacoteca, con dipinti francesi (degni di nota Gauguin, Degas, Pisarro, Renoir e Monet), italiani (da non perdere il Perugino),spagnoli (importante Picasso), fiamminghi e olandesi. Per la visita bisogna prevedere almeno tre ore (senza audioguida).

Basilique Notre Dame de Fourviere + Theatres Romains de Fourviere

C'è la funicolare che ti porta in un paio di minuti ma, se potete, fate la scarpinata a piedi salendo i mille gradini che portano in cattedrale. La chiesa è fantastica, ha tante cappelle da scoprire, sono organizzate molto bene. E poi c'è un panorama mozzafiato dalla terrazza

Teatro Romano
In realtà sono due, un anfiteatro più piccolino ed il teatro grande. Si trovano sulla strada che congiunge la zona di San Just alla collina di Fourvière. Tenuto benissimo, d'estate si svolgono gli spettacoli, carucci, les Nuits de Fourvière. All'interno del Museo Gallo romano, tra vari elementi interessantissimi, le Tables Claudiennes, ritrovate nella regione Rhone-Alpes, ovvero le leggi stabilite dall'imperatore Claudio, per governare la provincia. La storia dice che sia stato il più inetto degli imperatori, fifone, si nascondeva anzichè combattere, ma ha saputo gestire la sua zona in un momento difficile. Aveva una gallina che si chiamava Roma, ed alla notizia "Hanno preso Roma, si è preoccupato della gallina, esclamando "Poverina, dobbiamo recuperarla".

Maison des Avocats
Passa quasi inosservato questo piccolo museo delle miniature e del cinema nella parte vecchia di Lione vicino alla cattedrale. Si entra quasi in punta di piedi e nel buio delle stanze si scoprono le miniature che riproducono i set dei film più famosi, passando poi a visionare i personaggi e scoprire gli effetti speciali realizzati per i grandi film di animazione e non solo. Atmosfera e allestimento decisamente speciali. Imperdibile per chi ama il cinema, gli effetti speciali e il mistero. 9€, possibilità di riduzioni.





Vita notturna
Non siamo stati fortunati poichè ci hanno respinti dai locali del lungo Senna, quasi fossimo degli scalmanati. Invece eravamo semplicemente una coppia.

Cosa mangiare
E' vero, ciò che vi consiglieremo non fa parte della cucina francese ma ci siamo capitati per caso, in un momento in cui la fame causata dalla strenua ricerca dell'albergo (sì, non avevamo prenotato niente, non chiedetemi perchè), ma vi consigliamo una cosa buona! Si chiama La Paloma del Sol (Reviews-LA_PALOMA_DEL_SOL) ristorantino spagnoleggiante con tapas e pietanze espresse (tapas con prezzo superiore alla media spagnola ma in media con i prezzi francesi): abbinata ad un'ottima sangria è perfetta per una serata diversa dal solito!
La chicca per mangiare carne è rappresentata da . Da quando siamo stati a mangiare quella carne e quel pesce cotti su pietra è passato qualche anno ma il ricordo della tenerezza e del sapore è ancora fresco. Quella fu la prima volta in cui vedemmo portarci una pietra bollente e dirci: fate voi! Oggi ce ne son altri di ristoranti di questo tipo, anche in Italia!

Come muoversi a Lione
La metropolitana è davvero comoda e collega i punti principali della città con le sue 4 linee e le 2 funicolari (per risalire la collina della Fourvière), 5/6 linee tramviarie e filobus. Con questi mezzi si raggiungono tutti i punti, ma consigliamo anche la bicicletta! Le bici sono utilizzabili senza alcun pericolo grazie alle tantissime vie dedicate ed affittare una bici è una cosa estremamente semplice: basta andare in una delle 350 stazioni sparse sul territorio, prendere un biglietto pagandolo sul posto con una carta di credito (1,50 euro al giorno oppure 5 euro per una settimana) e da quel momento si possono prendere le biciclette in affitto. La prima mezz’ora è gratuita (e quindi è pratica comune, prima del suo scadere, sostituire la bicicletta presso una stazione in modo da riazzerare il cronometro), la seconda mezz’ora costa 1 euro e quelle successive 2 euro.


martedì 18 ottobre 2016

Lago Maggiore: il versante piemontese in un'esplosione di fiori e colori

tinerario Arona - Stresa - Verbania (Giardini di Villa Taranto) - Locarno: durata 1 giorno


Borghi fantastici da visitare assolutamente, piene di bancarelle, ristoranti con panorami bellissimi sul lago e vicoli molto caratteristici per passeggiare con negozietti tipici e bella gente, una ricorda molto un borgo di mare con la peculiarità della pesca, l'altro con un Palazzo molto bello da visitare ed i suoi fantastici giardini visibili già dall'arrivo dal lago, che pulula di molte specie di uccelli.

La prima tappa è Arona, uno dei maggiori centri commerciali e turistici del Lago Maggiore, certamente il maggiore del basso lago. Con i suoi ca. 15.000 abitanti, è la città più popolosa del lago: se vi fermate o passate qui non potete non fare una piccola passeggiata fino alla Rocca, un piccolo tuffo nel passato, nella storia, con una bella pausa rilassante di fronte ad un panorama che si perde a vista d'occhio su tutto il lago maggiore, su Arona e sui monti circostanti. Diversi prati a disposizione dove prendere il sole e riposarsi un poco. in cima è presente un bar che fa insalate panini e taglieri con delle buone birre ma non troppo economico. Della Rocca chiaramente sono rimasti solo alcuni tratti ma rimane cmq affascinante. Molto suggestivo andarci all'imbrunire.
Stresa è veramente stupenda, elegante con alberghi da favola di fronte al lago degni di foto. Il lungolago è uno dei più belli che ho visto, pulito con bellissimi e curatissimi prati, alberi stupendi fiori e piante si susseguono con ordine certosino, fontane, schizzi d'acqua con giochi bellissimi, passeggiare è veramente rilassante.
Una tappa culturale da poter fare è quella del Palazzo Borromeo, bellissimo e molto ben conservato. Ricchissimo di opere d'arte, splendidi i giardini. Il costo del biglietto è alto - 15.00€ - ma ne vale assolutamente la pena.


Eventualmente si salpa da Stresa ed in pochissimi minuti si arriva sulle sponde delle isole, l'Isola Dei Pescatori, l'Isola Bella e l'Isola Madre. 




A Verbania da non perdere i Giardini di Villa Taranto: si tratta di un ampio gardino botanico, esteso su di una collina che domina un promontorio sul lago. Il tutto intercluso dalla città di Verbania-Pallanza.
Comodo da raggiungere, con parcheggio gratuito disponibile.

Il giardino è ben curato, il percorso ha una durata di curca un paio d'ore. Il problema principale non è l'attrazione in se, quanto piuttosto il livello delle spiegazioni. Il più delle varietà vegetali sono indicate con un semplice cartellino che riporta nome e paese d'origine della pianta. All'ingresso viene distribuita una piantina piccolina, con l'indicazione dell'itinerario. Magari qualche informazione in più non avrebbe fatto male a nessuno. E' questo l'unico difetto dell'insieme. Poi ad ogni stagione il parco offre spettacoli diversi a seconda delle fioriture e dei colori prevalenti. Costo euro 10. Previste riduzioni , in alcuni periodi dell'anno, per i soci Fai. Consigliamo di raggiungerla in primavera o autunno.



Sconfinare in Svizzera: agosto a Locarno fa rima con festival del film,passare almeno una serata in piazza e visitare le attrazioni legate al festival è veramente interessante. La rotonda del festival propone serate musicali,accompagnate da tendine a tema per cene messicane,indiane,svizzere e altro. Oltre al festival, Locarno è una graziosa cittadina, pulita, ben organizzata, cara! E' affascinante, contornata di monumenti, le due vie storiche principali Via Sant'Antonio e Via Cittadella, la piazzetta delle Corporazioni.
Il clima durante l'anno è mite per la latitudine: da un minimo di -2° ai 25° di Luglio!

Finisce un'altra giornata esplorativa, in realtà il Lago Maggiore meriterebbe uno stop & go in ogni paesino, quindi lasciatevi guidare dall'istinto!


Venezia in 2 giorni: un museo a cielo aperto

Venezia
Non c'è molto da dire...è da vedere. E' talmente particolare in ogni suo aspetto che non si può raccontare. Non è da vedere in una sola giornata. Ha bisogno di tempo per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Passare e ripassare dagli stessi posti ad orari differenti, vi farà apprezzare meglio tutte le sfumature. Assolutamente da fare una lunghissima passeggiata a tarda sera quando del turismo mordi e fuggi non è rimasta traccia. Prendere la barche autobus e lasciarsi trasportare da un capolinea all'altro, ritengo sia un ottimo modo per vedere posti dove non sareste mai andati.






Piazza San Marco è bella... bellissima.
Ci si arriva da piccole calli e ci si trova all'improvviso proiettati nel grande spazio luminoso e scenografico della piazza.
Se venite a piedi, vi consiglio di entrare in piazza dal fondo, dal lato del Museo Correr arrivando dal San Moisé e dall'Accademia. In particolare verso il tramonto.
Allora la Basilica ed il campanile sono illuminati dal sole che scende e si distinguono dal resto della piazza che comincia ad essere in penombra. Una meraviglia.
E tutto attorno c'è il centro storico di Venezia: una miniera di sorprese e di incanti.







Un consiglio spassionato: in stagione turistica da vedere prima delle 10.00 e dopo le 18.00, altrimenti vi ritroverete in mezzo a frotte vocianti di turisti che si ammassano dappertutto. Invece al mattino presto (il meglio è prima delle 9.00) avrete ancora la possibilità di godere del silenzio della piazza quasi deserta e alla sera dopo le 18.00 (meglio ancora dopo le 20.00) scoprirete la vera Venezia splendente nella luce del tramonto, con la musica delle orchestre dei caffè storici (attenzione ai prezzi molto cari).

Come arrivare:
la migliore soluzione è quella di fermarsi a Mestre e prendere i numerosi treni regionali che fanno la spola, risparmierete di parcheggi e di scocciature da ingorghi. Altrimenti si arriva anche in auto.
Dove mangiare:
Eh, Venezia è il paradiso dei cicchetti, dei crostini che si estendono più in verticale che in orizzontale data la quantità di ingredienti che viene combinata. Da abbinare allo spritz che sanno fare bene solo in queste zone, forse per un abbinamento di vino particolare (o prosecco, ma abbiamo visto che molti vanno di vino).

Cosa consigliarvi?
Al primo posto, quasi per distacco, All’Arco, Sestiere San Polo, 436 | Calle Arco Reviews-All_Arco-Venice
Consiglio spassionato per i cicchetti al baccalà mantecato,baccalà alla vicentina e con le sarde in saor, accompagnate da Spritz, prima, durante e dopo! Consigliato a tutti quelli che vogliono rilassarsi e mangiare alimenti di qualità. Andateci a stomaco vuoto perché una volta viste, le proverete tutte! 
Osteria Dai Zemei altra nota di merito: come sopra, vi consiglio di iniziare con il Baccalà mantecato e di finire con porro e cipolla passando per quella con il crudo......con i pomodorini.....con il lardo....PROVATELI TUTTI.

Maremma a Mare! Argentario - Talamone - Giglio in 5 giorni

Luogo: Toscana, provincia di Grosseto
Durata viaggio: 5 giorni

Il Parco della Maremma è un territorio molto vasto che comprende anche località limitrofe alla zona dell'Alberse. Talamone, Magliano in Toscana, Capalbio, il Promontorio dell'Argentario, Orbetello, l'Isola di Ginannutri, l'Isola del Giglio, sono solo alcuni degli scenari meravigliosi ed eccitanti di una terra che non finisce mai di stupire, di una Costa d'Argento che non si riesce mai a scoprire fino in fondo. La bellezza di questi posti cambia ad ogni stagione e ad ogni ora del giorno, non annoiando mai e lasciando sempre nella mente il sapore delle cose importanti della vita.
Scelta tattica, 5 giorni all'argentario, pochi km e tante spiagge diverse..... Si, perché ogni giorno ti puoi andare a visitare una cala diversa, una spiaggia o una riserva. Strade strette e spesso un pochino ripide, ma i panorami mozzafiato che si possono trovare sono unici. L'Argentario è una bellezza naturale e storica indescrivibile. Laguna, coste sabbiose, coste rocciose, cime, pendii, macchia mediterranea, acqua cristallina e città di importanza storica e artistica, il tutto racchiuso in pochi chilometri quadrati. Molto difficile descrivere tutto. Il grande vantaggio dell'Argentario è quello di offrire baie riparate dai venti in qualsiasi condizione meteo, quindi per prima cosa è consigliabile osservare da che parte tira il vento, e poi optare per la costa sud nel caso di venti battenti da nord o la costa nord nel caso di venti battenti da sud. Se vi intendete poco di venti, chiedete consiglio ai vecchi lupi di mare che sicuramente incontrerete nei pressi del porto, non mancheranno di darvi un buon suggerimento. Se cercate le spiagge di sabbia con fondali che declinano dolcemente, la scelta dovrà cadere sulla Giannella o sulla Feniglia (sono i due Tomboli che collegano l'Argentario alla terra ferma).

Una menzione la meritano i Bagni di Domiziano (spiaggia Gerini): è una piccola spiaggia sabbiosa situata sulla destra della strada che conduce a Porto Santo Stefano, ai piedi di quella che un tempo era la villa dei Domizi Enobarbi (famiglia dell'imperatore Nerone). Durante la bassa marea, dal mare affiorano tutt'oggi i resti delle antiche vasche per l'allevamento del pesce, sono visibili anche le rovine dell'antica antica villa romana(del 36 a.C.) . Il fondale digrada dolcemente è quindi una spiaggia molto adatta ai bambini. La spiaggetta è tutta libera, non ci sono bar ne stabilimenti balneari.
Oltrepassando i Borghi di Porto Ercole ed il Paese di Porto Santo Stefano ci si connette alla strada panoramica, vista e paesaggi mozzafiato. E' strada sterrata, percorribile in auto. Da qui si possono raggiungere le spiagge più belle dell'Argentario! Un consiglio è la spiaggia Mar Morto: il sentiero che conduce al mare è abbastanza lungo (circa 500 mt. ma non eccessivamente impegnativo) il nome di questa cala deriva dalla sua barriera rocciosa che impedisce alle onde di raggiungere direttamente la riva, formando così delle piscine naturali al cui interno l'acqua risulta sempre calma e permette una balneazione in totale relax. Non dimenticate di portarvi ombrellone, crema solare ed acqua poiché non ci sono bar ne ripari naturali dal sole (che qui è sempre molto forte). Il fondale di questa baia è tra i più belli dell'Argentario inoltre è anche ricco di pesci, vi sarà sufficiente una maschera per godervi lo spettacolo. Per sdraiarvi dovrete individuare gli scogli più lisci, ovviamente non sono mai troppo comodi.
Menzione d'onore per la Cala del Bove poco più avanti di Cala del Gesso, il viottolo è percorribile solo a piedi ed è lungo circa 700 metri; si tratta di una scogliera senza arenile ma gli scogli sono levigati e consentono di sdraiarsi in modo relativamente comodo. Ottima zona dove fare snorkelling.

I borghi

Porto Ercole
Porto Ercole è un borgo marinaro che conobbe il massimo splendore sotto il governo spagnolo. Quando, infatti, a metà Cinquecento, fu annesso al nuovo Stato dei Reali Presidii di Spagna, il sistema difensivo del porto fu rinforzato, la rocca costruita dai Senesi ampliata e furono innalzati tre forti di nome Filippo, Stella e Santa Caterina. Il primo che si nota venendo da Orbetello è il forte Filippo, edificato da Giovanni Camerini nel 1558 su incarico di Filippo II; il camminamento di ronda che si sviluppa intorno al fossato è ancora percorribile. Della stessa epoca è la vicina torre del Mulinaccio, mentre settecentesco è il forte Santa Caterina.
Il piatto più antico e più tradizionale è la zuppa di sarde e patate. Nei menù dei ristoranti compaiono anche la zuppa di scampi, la triglia rossa in guazzetto e lo stocchetto alla portercolese con patate, pinoli e olive nere. Il tipico dolce di Pasqua è la pastiera, in una versione senza grano.

Porto Santo Stefano
E' il capoluogo del comune di Monte Argentario. Costeggiando il mare attraverserete tutto il porto del Valle con gli imbarchi per le isole del Giglio e Giannutri, le imbarcazioni da diporto e la flotta dei pescherecci; se arrivate nel pomeriggio vi potrà capitare di assistere allo sbarco del pesce fresco.
Terminato il porto inizia lo splendido Lungomare dei Navigatori, disegnato da Giorgetto Giugiaro, che vi conduce verso il porticciolo della Pilarella. Riprendete adesso il Lungomare, dove le numerosissime panchine rivolte verso il mare, vi consentiranno di fare una pausa godendovi lo spettacolo del golfo dell'Argentario che "guarda" verso Talamone. Al Termine del Lungomare sarete arrivati in Piazza dei Rioni che, affacciata sul porticciolo, potremo definirla il "salotto" di Porto Santo Stefano.

Dal porto si prendono i traghetti per l'Isola del Giglio (23€ andata e ritorno, frequenza ogni ora circa).
L'isola è molto raccolta e per larga parte non edificata, non ci sono strutture ricettive di grandi dimensioni e questo rende il soggiorno a misura d'uomo. Se si eccettua la stagione estiva vera e propria l'isola è anche un posto molto tranquillo. La località è l'ideale per chi ama il mare, non la vita da spiaggia o la mondanità.
Sconsigliato portare l'auto in quanto è complicato trovare posto e poi tutto sommato nemmeno serve: ci sono autobus che percorrono l'isola nei 4 comuni (forse si ridurranno ad uno unico in futuro). Noi abbiamo noleggiato un motorino (40€ in alta stagione) per addentrarci nelle spiagge più sconosciute!
Spiaggia del Campese
La spiaggia di Campese è la più grande spiaggia dell'isola e l'insediamento turistico più importante.
Spiaggia delle Caldane 
La spiaggia delle Caldane si trova poco più a sud delle Cannelle, può essere raggiunta con i servizi dei barcaioli, oppure a piedi (circa 10 minuti oltre le Cannelle) percorrendo un sentiero non troppo impegnativo ma a picco sul mare e quindi assolutamente sconsigliato per i bambini.

Talamone
Il paesino è il classico borghettino di mare con una bella rocca che lo sovrasta. Il paesino ospita un porticciolo ricavato nell’insenatura naturale della costa, circondato dalle mura medioevali e dominato dalla Rocca Aldobrandesca.

Il porto, attrezzato, dista poche miglia dalle principali località balneari dell’Arcipelago ed è il luogo di partenza ideale per gite in barca verso le isole. Il luogo più famoso è sicuramente il Bagno delle Donne, ben attrezzato ma se ci si prende la briga di nuotare un po' o camminare lungo la scogliera ti puoi isolare e godere di un mare fantastico!

Colonia, weekend nell'Ovest della Germania

Colonia è una città strategica: a pochi km da Belgio, Olanda e Lussemburgo, da Dusseldorf, Dortmund e Francoforte.
E' una città ricca di storia e di fascino, a misura d'uomo, infatti a piedi si possono tranquillamente raggiungere tutte le attrazioni.
La Stazione Centrale (Hauptbanhof) e il Duomo sono vicinissimi: esci dalla prima e ti trovi subito davanti l’imponente struttura gotica.
Per salire in cima ad una delle due torri, occorre affrontare circa 500 gradini (a pagamento). Il Duomo è talmente immenso che è praticamente visibile da ogni punto della città: le sue guglie gemelle spuntano da dietro ogni edificio agevolando tra l’altro l’orientamento. Al cospetto ci si sente davvero piccoli: era questo uno degli obiettivi di chi progettò cotanta bellezza. Nel 1996 venne dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La cattedrale è imponente tanto fuori quanto dentro: anche all’interno la sensazione di essere piccoli piccoli non viene meno.






Dietro la cattedrale, si trova il ponte di Hohenzollern, un ponte ferroviario con corsie pedonali fatto costruire nel 1911, bombardato nel 1945 durante la guerra e ricostruito nel 1948. Il ponte collega le due sponde del Reno e regala delle bellissime vedute della città. Il ponte è uno dei luoghi preferiti dagli innamorati che dal 2008 hanno iniziato a tappezzarne le ringhiere con i lucchetti dell’amore.

La zona dello shopping è abbastanza anonima: un insieme di vie dove si susseguono le “solite” marche che si trovano in tutti i centri di tutte le città del mondo o quasi.

Una cosa che però rende unico il centro di Colonia sono i particolari nascosti nelle facciate degli edifici, talvolta anche sopra, e che proprio non ti aspetti. Camminando a naso all’insù (con le precauzioni del caso, si intende) potreste per esempio notare un grosso cono gelato capovolto proprio sopra la vostra testa e molto altro, il che potrebbe sembrare un'americanata...e forse lo è!

Un altro dei simboli della città è ovviamente l’acqua di Colonia, un profumo inventato secoli fa da un italiano, il signor Farina.
Oltre che per il Duomo, Colonia è famosa nel mondo per l’onnipresente birra locale, la famigerata Kölsh.
Si tratta di una birra ad alta fermentazione servita in bicchieri da 20 cc alti e stretti, buonissima, prezzo 1 - 2,50€

Nei dintorni di Colonia:

Con il treno si raggiunge praticamente tutto, per esempio Bruhl - linee RE5/MRB26/RB48 treni frequenti!
Lo Schloss Augustusburg è il palazzo principale, in cui sono presenti lussuose sale dorate, incredibili scalinate, dipinti e molto altro in stile rococò. Le stanze da visitare sono molte ed è necessario seguire una guida (viene messa a disposizione un’audioguida in italiano) per cui il tour dura circa un’ora.

Sempre nella zona di Bruhl è presente un parco divertimenti molto bello e famoso, al pari di Gardaland in Italia (forse più per giovani rispetto a Mirabilandia). Si chiama Phantasialandparchionline.it/phantasialand.
Negli ultimi dieci anni Phantasialandha vissuto una notevole fase di espansione, aumentando di molto il numero e la qualità delle attrazioni, diventando di fatto il secondo parco divertimenti in Germania, dopo Europa Park, e tra i primi quattro parchi a tema in Europa.

Se avete una giornata aggiuntiva prendete il treno per farvi una doppietta fenomenale:

Aquisgrana


La città più occidentale tra quelle tedesche è, dal punto di vista storico, una delle più importanti d'Europa. Nel Medioevo, Aquisgrana era la residenza di re ed imperatori, sede di incoronazioni dell'Impero. Per le sue sorgenti calde, Carlo Magno fece della città, la sua residenza preferita. La cattedrale è patrimonio mondiale Unesco ed è un trionfo di oro. Indescrivibile la bellezza della cattedrale imperiale di Santa Maria. Il tesoro della cattedrale di Aquisgrana mette in mostra capolavori dell'arte sacra dei periodi tardo-classico, carolingio, ottoniano e staufiano; tra di essi ve ne sono di unici come la "Croce di Lotario", il "busto di Carlo Magno" e il "sarcofago di Persefone". Il tesoro della cattedrale è considerato tra i più importanti tesori ecclesiastici dell'Europa settentrionale.
Le cose più importanti da vedere sono:

  • il duomo di Aquisgrana, con la cappella Palatina
  • la piazza principale (Marktplatz) con la casa storica Löwenstein e la fontana con una statua di Carlo Magno
  • il municipio gotico della città (del '300)
  • La fontana Elisenbrunnen, una sistemazione di una delle sorgenti di acqua calda
  • il teatro di Aachen
  • le antiche porte cittadine: Ponttor e Marschiertor e i resti delle antiche mura
  • la Elisabethhalle, un edificio termale storico, con delle sale art nouveau tuttora in uso.


lunedì 17 ottobre 2016

Maremma Mon Amour - le città del Tufo

Manciano - Sovana - Sorano - Pitigliano

Itinerario: 1 giorno
Durata percorso in auto Grosseto - Manciano - Sovana - Sorano - Pitigliano - Grosseto: 3.5h
Durata percorso in auto Roma - Manciano - Sovana - Sorano - Pitigliano - Roma: 5 h


Ci troviamo in Alta Maremma per mettere in fila le città del Tufo: una miscela esplosiva tra cultura, enogastronomia e colori.



La visita in questa parte di Maremma parte da Manciano.
Un'antica rocca è situata nel punto più alto del paese. E' un edificio merlato che si erge sopra un imponente basamento a scarpa. Restaurata più volte, l'entrata principale venne trasferita dal lato sud al lato ovest, dove si trova tutt'oggi.
Dietro la Rocca, alcuni metri più in basso, si apre piazza Garibaldi che venne realizzata demolendo una parte delle mura (oltre 5 km) che cingevano il castello.
All'interno del borgo spicca il campanile della chiesa di San Leonardo. Questa chiesa è stata costruita in epoca medievale, ma ha subito nel tempo numerosi interventi di ristrutturazione che hanno stravolto completamente l'aspetto originario.

Percorrendo la strada SR74 lasciatevi guidare dalla dolcezza delle colline maremmane e fermatevi ad ammirare i vigneti. Il territorio è tra i più belli e suggestivi della Maremma: con lo sguardo si può spaziare dall’Amiata alle vallate del Fiora e dell’Albegna, da Talamone fino ai lidi di Montalto di Castro, dall’Argentario alle isole del Giglio, Montecristo e Corsica.





Da Manciano si prosegue per Sovana, una vera chicca di paesino. E' un borgo minuscolo ma ricco di fascino e di storia, annoverato tra i Borghi più belli d'Italia. Percorrete le stradine del centro fino ad arrivare piazza principale: uno vero scrigno pieno di tesori, primo fra tutti la chiesa romanica di Santa Maria con il bellissimo altare in travertino. Pochi passi in un altra stretta via e di fronte vi apparirà il Duomo, imponente ed austero.

Gustate qui l’Acquacotta, un piatto tipico di origine povera ma dal gusto intenso e profumato, e il buglione di agnello, altra specialità locale, tagliato a pezzettini in padella con olio di Sovana, aglio e rosmarino, rosolato a fuoco vivace con aggiunta di sale, peperoncino, rosso Doc Sovana e amalgamato con concentrato di pomodoro. naturalmente accompagnato da un ottimo bicchiere di vino rosso DOC Sovana
Sarà sicuramente ora di pranzo, un consiglio su dove mangiare? Sicuramente Vino al Vino, enoteca di Sovana ( Reviews-Vino_al_Vino_Enoteca_di_Sovana )

Si riparte! Fiancheggiando imponenti pareti di tufo, in un sussulto di tornanti, l’arrivo suggestivo in paese ci porta alla terza tappa del nostro itinerario alla scoperta dell’Alta Maremma e delle città del Tufo: Sorano, la più antica delle città del Tufo dedicata all’antico dio Suri. Percorrete le tortuose strade acciottolate che portano alla sommità del masso Leopoldino che sembra sorvegliato dall’alto dalla maestosa Fortezza Orsini. Nella visita al paese accompagnati dagli storici abitanti del borgo, incontrerete in ogni angolo gatti. Per finire, una chicca: fate particolare attenzione alle porte delle case, sembra non ce ne siano due uguali. Non vi parleremo delle terme, poco distanti, perchè le racconteremo in un capitolo a parte, dedicato all'Amiata ed alle sue sorgenti.


















La vanitosa Pitigliano adora essere fotografata da più angolazioni: il suo lato migliore è dal tornante di fronte la chiesa della Madonna delle Grazie, con la torre del castello Orsini e gli archi dell’acquedotto Mediceo sempre a favore di luce, dall’alba al tramonto.
Segnaliamo la possibilità di deviare per le Vie Cave Etrusche: per chi ama passeggiare nella natura e annusare il passaggio degli antichi questo è il posto giusto da visitare. Perdetevi tra le strade scavate nel morbido tufo, tra il canto degli animali del bosco e i ricordi di un tempo che fu.



Paese favoloso e ricco di storia, merita veramente di essere visitato, di perdersi nei suoi mille vicoletti e andare alla ricerca di luoghi di una volta. I negozi per turisti sono in aumento, ma tra le vie del centro storico è ancora possibile trovare luoghi della Pitigliano autentica, quella di un tempo, quella meno modificata dal turismo.
Il consiglio è quello di fare un giro per la stradina che passa sotto al paese e che lo costeggia per gran parte del perimetro... potete trovare ancora dei "resti" della vita pitiglianese di 40/50 anni fa.
Perchè abbiamo lasciato Pitigliano come ultima tappa? Per farvela godere al tramonto, con i suoi colori unici al mondo!









E' ora di tornare a casa, magari al mare nella zona dell'Argentario e cominciare a preparare l'itinerario per i prossimi giorni, come abbiamo fatto noi qui.