sabato 13 settembre 2014

ISOLA SANTA in Garfagnana

Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo.


Molto spesso abbiamo sotto agli occhi meraviglie di cui non ci accorgiamo: il caos, lo stress, la fretta, non ci permettono di "fermarci a guardare". Allora io vi esorto a farlo: ovunque voi siate e in ogni momento della giornata. Guardate, osservate e stupitevi.


C'è un posto in Garfagnana (in provincia di Lucca) dove l'atmosfera vi ammalierà così tanto che rimarrete finalmente immobili ad osservare: si chiama ISOLA SANTA, ed è un antico e minuscolo borgo sulle rive di un lago - da cui prende il nome - formato da un torrente che scende a valle dalle Alpi Apuane. Come la notissima Fabbriche di Careggine, anche Isola Santa ha subìto la nascita di un invaso costruito a scopo idroelettrico e si è pertanto, col passare degli anni, completamente spopolata.





















Quello che mi interessa raccontarvi non è tanto la storia del paese o del perché si chiama così, quanto il SILENZIO assordante che ci troverete. Mentre camminerete per i vicoli stretti di questo borgo abbandonato vi sembrerà di essere sospesi in una dimensione atemporale e non vorrete più venire via. Per cui, anche se c'è un bel po' di strada da fare per arrivarci, prendetevi del tempo e andateci assolutamente...ne vale la pena!



Come arrivare a Isola Santa:

- Da Lucca, attraverso Castelnuovo di Garfagnana (Km 58)
- Dalla Versilia (Km 23), attraverso il Passo del Cippollaio
- Da Massa, attraverso il Passo del Vestito (Km 30)


La Gina consiglia:

Prendersi 1/2 giorni per visitare la Garfagnana (a breve pubblicherò un post con un itinerario possibile) e magari, se siete appassionati, concedersi anche un po' di sano trekking sulle Apuane. Nei dintorni di Isola Santa trovate altri borghi fantasma (Col di Favilla, Puntato e Campanice) e Le Marmitte dei Giganti, ovvero profonde cavità rotondeggianti scavate dall'acqua nell'alveo dei torrenti
Consiglio, se avete più tempo, di non perdere le Grotte del Vento, di fare un'escursione alla Riserva Naturale Orrido di Botri - una profonda gola calcarea scavata dal Rio Pelago - e di visitare  la favolosa Lucca.


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