sabato 20 settembre 2014

In Tour per la Sicilia (Part.1)

Oggi ho finalmente deciso di condividere con voi l'esperienza magnifica del mio viaggio in Sicilia, effettuato un mesetto fa. Cercherò di darvi maggiori informazioni possibili e spero tanto di influenzarvi e convincervi a visitare quest'isola meravigliosa!
Innanzitutto il mio itinerario concerne la parte occidentale della Sicilia, in modo più specifico la zona Trapanese; senza però tralasciare le tappe intermedie e le deviazioni improvvisate (che sono sempre le migliori)!

 Cominciamo con le informazioni pratiche:
 DURATA DEL VIAGGIO: 10 giorni
 MEZZO DI TRASPORTO: macchina
 ALLOGGI: B&B e appartamento (quello in cui ho soggiornato io si trova nel paese di Valderice e  si  chiama "Casa Betta&Elisa": lo consiglio perché mi ci sono trovata davvero MOLTO bene!)
 COSTO DELLA VACANZA: siamo all'incirca sui 700 euro contando alloggio, benzina,  autostrada,  escursioni, sfizi vari
 COSA METTERE IN VALIGIA: assolutamente NON DIMENTICATEVI i sandali da scoglio; se andate durante il periodo estivo portatevi un  cappello per ripararvi dal sole, abiti leggeri e tanti sali minerali per combattere il caldo!


ITINERARIO

GIORNO 1: 
 Se, come me, decidete di affrontare ben 10 ore in macchina perché niente e nessuno può spaventarvi, allora, prima di sbarcare sull'isola, regalatevi qualche ora di riposo nella stupenda TROPEA. Si tratta di uno dei miei posti del cuore, un borgo molto suggestivo affacciato sulle acque cristalline di un mare che più bello non si può: la spiaggia principale "Marina dell'Isola" - nonché la più bella - è sempre molto affollata quindi cercate di andarci presto. Altra info utile: dopo l'ora di pranzo sulla spiaggia cala l'ombra per cui, se siete delle lucertole che adorano squagliarsi sotto il sole cocente, non arrivate dopo mezzogiorno! Altro posto che lascia a bocca aperta è il mare di Capo Vaticano, a pochi chilometri da Tropea. Consiglio, prima di tutto, di fare una girata al FARO DI CAPO VATICANO: il panorama è di una bellezza mozzafiato. Da lassù potrete poi decidere in quale spiaggia o in quale caletta vorrete fare il vostro bagno! Una volta rilassati apprestatevi ad arrivare all'imbarco per poter approdare a Messina. Vi suggerisco di passare la notte lì....sarete stanchi morti!
Vista dal Faro di Capo Vaticano
Tropea
































GIORNO 2:
Prima tappa Tindari dove potrete visitare il Santuario e godervi dall'alto la particolarissima spiaggia, la cui forma richiama la sagoma di una Madonna. Proseguite in direzione Cefalù (che sarà la tappa d'arrivo) lungo la costa: incontrerete così durante il vostro cammino le spiagge di Gioisa Marea e Capo d'Orlando (quest'ultima davvero molto carina). Proseguite e giungete fino a Santo Stefano di Camastra - il paese delle ceramiche - e da qui potete intraprendere quella che si chiama Fiumara d'Arte. Si tratta di una sorta di museo contemporaneo a cielo aperto, composto da sculture che impreziosiscono e valorizzano il paesaggio circostante - già di per sé meraviglioso -. L'itinerario si svolge in parte sulla costa, ma soprattutto nell'entroterra; può prevedere da qualche ora fino a 1/2 giorni (a vostra scelta). Inoltre le sculture non sono ben segnalate per cui vi ritroverete a fare una divertente caccia al tesoro! Previsto l'arrivo a Cefalù per la sera.

Spiaggia di Tindari



GIORNO 3:
Suggerisco di godervi il più possibile Cefalù: è un vero e proprio gioiellino. Classificato come uno dei Borghi Più Belli d'Italia, e appartenente al Patrimonio dell'UNESCO, Cefalù si trova arroccato su una rupe a strapiombo sul mare. Le vie, strettissime, sono impreziosite da graziosi palazzi e negozi, e confluiscono tutte alla piazza della Cattedrale, una struttura architettonica maestosa che ricorda il Duomo di Monreale. A tal proposito, vi consiglio assolutamente di andare a visitare anche quest'ultimo: soprattutto entrate nel chiostro (che è a pagamento) perché è di una bellezza disarmante!
 
Cefalù
Particolare del chiostro del Duomo di Monreale




















Per adesso mi fermo qui. A breve pubblicherò anche la seconda parte dell'itinerario!

sabato 13 settembre 2014

ISOLA SANTA in Garfagnana

Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo.


Molto spesso abbiamo sotto agli occhi meraviglie di cui non ci accorgiamo: il caos, lo stress, la fretta, non ci permettono di "fermarci a guardare". Allora io vi esorto a farlo: ovunque voi siate e in ogni momento della giornata. Guardate, osservate e stupitevi.


C'è un posto in Garfagnana (in provincia di Lucca) dove l'atmosfera vi ammalierà così tanto che rimarrete finalmente immobili ad osservare: si chiama ISOLA SANTA, ed è un antico e minuscolo borgo sulle rive di un lago - da cui prende il nome - formato da un torrente che scende a valle dalle Alpi Apuane. Come la notissima Fabbriche di Careggine, anche Isola Santa ha subìto la nascita di un invaso costruito a scopo idroelettrico e si è pertanto, col passare degli anni, completamente spopolata.





















Quello che mi interessa raccontarvi non è tanto la storia del paese o del perché si chiama così, quanto il SILENZIO assordante che ci troverete. Mentre camminerete per i vicoli stretti di questo borgo abbandonato vi sembrerà di essere sospesi in una dimensione atemporale e non vorrete più venire via. Per cui, anche se c'è un bel po' di strada da fare per arrivarci, prendetevi del tempo e andateci assolutamente...ne vale la pena!



Come arrivare a Isola Santa:

- Da Lucca, attraverso Castelnuovo di Garfagnana (Km 58)
- Dalla Versilia (Km 23), attraverso il Passo del Cippollaio
- Da Massa, attraverso il Passo del Vestito (Km 30)


La Gina consiglia:

Prendersi 1/2 giorni per visitare la Garfagnana (a breve pubblicherò un post con un itinerario possibile) e magari, se siete appassionati, concedersi anche un po' di sano trekking sulle Apuane. Nei dintorni di Isola Santa trovate altri borghi fantasma (Col di Favilla, Puntato e Campanice) e Le Marmitte dei Giganti, ovvero profonde cavità rotondeggianti scavate dall'acqua nell'alveo dei torrenti
Consiglio, se avete più tempo, di non perdere le Grotte del Vento, di fare un'escursione alla Riserva Naturale Orrido di Botri - una profonda gola calcarea scavata dal Rio Pelago - e di visitare  la favolosa Lucca.


giovedì 11 settembre 2014

From BUDAPEST with Love

« […]i fasti medievali di Buda
il ruggito industriale di Pest,
 insieme in un sussurro di cammino
 finchè non corrano loro incontro
 le statue rombanti di orgoglio nazionale
della piazza degli eroi[…]».



Ci sono città che non possono non rimanere impresse per l’atmosfera e la suggestione che esse sono in grado esercitare sul visitatore incuriosito ed appassionato:  Budapest è una di queste.
 Patrimonio dell’UNESCO, Budapest è una città romantica, pulita e accogliente. Regala scorci panoramici mozzafiato, maestosi palazzi art-nouveau, ponti che non smetteresti mai di stare a guardare e, soprattutto, abitanti di una gentilezza ESTREMA!

Il mio consiglio è quello di PERDERSI: lasciate perdere la cartina, seguite il profumo della cannella (onnipresente nei loro dolci) e immergetevi per le vie del centro.  Rimarrete sorpresi dalla bellezza che sprigiona il cuore di Budapest: dalle strade, ai lussureggianti e barocchi palazzi, sino alle caffetterie e librerie che ci sono, una più graziosa dell’altra. Fermatevi per un caffè e accompagnatelo con un buon dolce: vi stupirà la calma e la tranquillità con cui anche gli abitanti del posto si ritagliano del tempo per sorseggiare tè e fare una piccola pausa.





Cosa vi consiglio di vedere:


      1) Ovviamente al primo posto non può non esserci il notissimo Ponte delle Catene, Lánchíd Széchenyi in ungherese, è il più antico della città e dunque il primo che collegò in maniera permanente Buda e Pest. Me ne sono letteralmente innamorata: da qualunque parte lo si guardi o lo si attraversi, quel ponte non smetteresti mai di fissarlo! È imponente, elegante, maestoso; e la notte, quando è illuminato, lascia davvero senza parole.
A questo punto vi suggerisco di fare una passeggiata lungo il Danubio: il percorso è davvero grazioso, il panorama strepitoso e si ha così la possibilità di ammirare tutti gli altri ponti. Arrivate fino in fondo e, sulla sponda del lato di Pest,  troverete una delle cose che più mi ha lasciata senza parole: Le scarpe sulla riva del Danubio, un’opera di  Can Togay, realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer. Si tratta di un memoriale per le vittime dell'olocausto che, a Budapest, venivano uccise e gettate nel Danubio, subito dopo aver fatto togliere loro le scarpe, ovvero il bene più prezioso che avevano. 
Soffermatevi qui per qualche minuto.





                            










       

       2) Un’altra cosa che mi ha lasciata senza fiato è Il Palazzo del Parlamento. Si estende per ben 268 metri lungo la sponda sinistra del Danubio (quindi immaginate quanto sia colossale!) ed abbraccia ben tre stili: neogotico, neobarocco e neoromanico. È una vera e propria perla della capitale e ad oggi ospita la Camera dei Deputati del Parlamento unicamerale ungherese. Vi raccomando assolutamente di effettuare un tour guidato all’interno di questa meraviglia: gli interni sono sfarzosi e belli da vedere, le guide ben preparate.     Prezioso suggerimento per voi: il Parlamento e tutta la sponda del Danubio non dovete PER NIENTE AL MONDO perderveli la sera! Dopo cena fate una lunga –  mooolto lunga – passeggiata sul lungofiume…non ve ne pentirete!!




3) La collina del castello è un’altra meta obbligatoria, collegata poi alla vecchia Buda e al suo castello. Prendetevi una mattinata e salite lassù: credetemi, la vista è mozzafiato! Ma non solo: visitate la particolare Chiesa di San Mattia – tutta bianca con il tetto coperto dalle coloratissime piastrelle in ceramica – , il Bastione dei Pescatori – la cosa che in assoluto mi è piaciuta di più! – e, ovviamente, il Castello che merita una visita anche all’interno.



4) La Piazza degli eroi ( sulla quale si affacciano il notevole Museo delle Belle Arti e il Palazzo delle Esposizioni) e il Parco del Varosliget sono due ulteriori tappe da non mancare. In particolar modo mi ha colpita il parco, al cui interno ospita un incantevole castello che ricorda quelli della Transilvania, caratterizzato da uno stile misto: neogotico, romanico e barocco. È qualcosa di assolutamente affascinante! Sono rimasta ORE a fotografarlo senza riuscire ad andarmene: l’atmosfera è veramente fiabesca! Attorno al parco trovate anche un laghetto che d’inverno si trasforma in una gigantesca pista da pattinaggio.

Curiosità per voi: All’interno del castello ha sede il Museo dell’Agricoltura e, proprio davanti a quest’ultimo, potete avvistare la statua di un uomo cappuccio (mi sembra di ricordare che raffigurasse un anonimo cronista) dal volto coperto con un cappuccio, che tiene in una mano una penna e nell’altra un grande libro. Toccate la penna e vi porterà fortuna!!





Consigli pratici/utili/convenienti (e chi più ne ha più ne metta)!


1) Per quanto riguarda la compagnia di volo consiglio vivamente di controllare le proposte Ryanair: prenotando in tempo si riescono a trovare dei prezzi davvero convenienti! Io, per esempio, prenotando nel mese di Gennaio per la fine di Febbraio, sono riuscita ad accaparrarmi un biglietto A/R a soli 50 euro!
2) A tal proposito e con mia grande sorpresa – dato che sono una persona freddolosissima – consiglio il mese di Febbraio per la visita di questa stupenda città.  Al contrario di quanto si possa pensare il clima è abbastanza gradevole e si riescono a trovare anche delle belle giornate di sole. Inoltre penso che l’atmosfera invernale si addica molto alla capitale e riesca persino ad accentuare l’atmosfera già di per sé romantica!
3) I trasporti pubblici sono efficienti, sicuri, frequenti, puliti e rispettano gli orari. E, cosa ancora più importante, costano poco. Ci sono autobus, filobus, tram e 3 linee della metropolitana. Importantissimo è convalidare i biglietti prima di salire su qualsiasi mezzo: i controllori sono ovunque e le multe davvero salate!
4) L'aeroporto di Budapest (a circa 30 Km dalla città) è facilmente raggiungibile con autobus, minibus, treno o  nanavetta. L’opzione senz’altro più conveniente è quella di prendere l’autobus 200E o il bus 93 che collegano l’aeroporto con la fermata metro di Kobánya-Kispest. Ne passa uno ogni 15 minuti circa ed entrambi portano alla linea 3 della metro con la quale è possibile raggiungere il centro della città. Il costo del biglietto è di circa 330 fiorini (più o meno 1,10 €).
      Se invece siete persone ansiose e, soprattutto al ritorno, avete paura di perdere l’aereo (è una cosa possibile…a me è successa davvero!!!) potete tranquillamente noleggiare un servizio trasporto privato direttamente con la vostra struttura alberghiera. Il costo è sui 10 euro a persona.
5) La moneta è il fiorino e il costo della vita è veramente basso: ci sono stata 4 giorni e, compreso l’ostello, non ho speso più di 300 euro.
6) Per quanto riguarda l’alloggio vi raccomando l’ostello Jimi Hendrix (http://jimigo.com/): la mia camera era molto pulita e spaziosa, il personale di una disponibilità estrema e il prezzo molto conveniente. Infine (ma non per importanza), si trova in posizione abbastanza centrale, da cui è facilmente raggiungibile la fermata della metro.
 7) E adesso siamo arrivati alla parte che più mi piace: il cibo! Ebbene sì…ADORO MANGIARE ed esplorare ristorantini sempre nuovi! A tal proposito vi indicherò quelli dove sono stata io:
-     Hungarikum Bisztró: tra i primi posti in qualsiasi classifica tra i ristoranti della capitale, a mio avviso un po’ sopravvalutato e, soprattutto, TROPPO TURISTICO. Sentivo parlare SOLO italiano e la cosa non mi è piaciuta affatto! Sicuramente vi verrà consigliato dai vostri albergatori ma se posso permettermi di darvi un’indicazione, cercate posti più intimi e ricercati, come ad esempio il
-     Mandragorache dire…me ne sono innamorata! Il locale è molto piccolo, accogliente ed intimo, posto in una zona residenziale poco trafficata e molto tranquilla. Il personale è eccezionalmente gentile e disponibile, il cibo è ben presentato e soprattutto molto buono.
-     Per una buona tazza di cioccolata calda, propongo invece il BARbar Cafe and Chocolate. Posto su due piani, il locale si presenta subito molto accogliente e curato in ogni minimo particolare. Tutto è adorabile: l’arredamento (appese alle parete ci sono tantissime targhette simpatiche riportanti aforismi e citazioni sulla cioccolata! E anche un angolo con dei cuscini su cui poter distendersi!), il personale, la musica di sottofondo e soprattutto le cioccolate! Ce ne sono di tantissimi tipi e per tutti i gusti!


-     Infine, per coloro che amano la vita notturna, suggerisco il Szimpla Kert, pub ormai rinomatissimo anche a livello internazionale. Per quanto io possa detestare luoghi troppo affollati da turisti – di cui purtroppo è STRAPIENO –, questo è un locale dove non si può non andare. Si tratta di un ruin pub, ovvero un locale ricavato da un condominio in rovine, con cortile e appartamenti abbandonati, e riadattato in pub. Ed e la creatività a fare da protagonista in questo luogo a dir poco spettacolare: coloratissimo e stravagante, all'interno ci trovate una sala computer, un cortile davvero bello, una sala cinematografica alla vecchia maniera e i resti di una fabbrica!



A questo punto, dopo i miei spero “preziosi” consigli, non vi rimane che preparare la valigia….. e partire!





sabato 6 settembre 2014

Il Teatro del Silenzio

"Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei".



Prendi un tiepido pomeriggio di settembre, mettiti in macchina con i finestrini aperti e Bruce Springsteen in sottofondo, imbocca la meravigliosa SP26 in direzione Volterra e inizia a perderti in mezzo alle dolci e meravigliose colline pisane. Poco prima dello svincolo per Volterra (che consiglio assolutamente di non perdere) troverai delle indicazioni per "Lajatico - Teatro del Silenzio" : è proprio lì che devi andare!…E non preoccuparti se rimarrai a bocca aperta e senza fiato: la bellezza di quel posto rapisce chiunque!

Si tratta di un vero e proprio anfiteatro naturale, incorniciato dalle suggestive colline di Lajatico; un luogo così irreale e allo stesso tempo così affascinante che non può che lasciarti, per l’appunto, in silenzio!

La struttura di questo “teatro” – il cui Presidente Onorario è Andrea Bocelli – è nata per animarsi ed ospitare un solo spettacolo l’anno, rimanendo così immutata nella sua integrità e armonia naturale durante gli altri 364 giorni.

Appena smorzato l’impatto iniziale, comincia a camminare e a dirigerti verso il laghetto artificiale (su cui solitamente, durante lo spettacolo, viene fatto poggiare l’intero palcoscenico): ti accorgerai immediatamente di come esso rifletta i colori dorati e ambrati delle colline, e di come, le bellissime e mastodontiche statue benissimo s’incastrino nell’infinità del paesaggio circostante.




mercoledì 3 settembre 2014

MI PRESENTO

CHI SONO

“Preferisco avere poco e vedere il mondo, piuttosto che avere il mondo e vederne poco”.


Salve a tutti! Mi chiamo Ilaria – per gli amici Gina –, ho 24 anni e non ho la più pallida idea di cosa voglio fare nella vita – e probabilmente MAI l’avrò –; ma una cosa è certa: AMO VIAGGIARE!

Trascorro ore ed ore sfogliando guide di viaggi, fotografando qualsiasi luogo, programmando nuove partenze e nuovi itinerari; ed ogni volta che posso, parto e visito posti nuovi, ne assaporo i colori, gli odori e i sapori. Sono una persona dinamica e curiosissima: adoro scovare nuovi angoli della terra e in ciascuno di essi sentirmi come a casa. È una sorta di terapia: mi fa sentire estremamente bene.

Non sono brava nel parlare di me e odio quel genere di cose del tipo “descrivi te stessa in 4 parole”: lo trovo del tutto inutile. Perciò vi dirò le prime cose che mi passano per la mente: mi rilassa tantissimo la sensazione dell’acqua calda che scorre sulle mani, ascoltare la musica di Ludovico Einaudi, guardare balletti e fare bolle di sapone; mi innervosiscono, invece, le pieghe sui vestiti e il tubetto del dentifricio avviato a metà. Amo follemente distendermi in Piazza del Campo a Siena per guardare le stelle e, altrettanto follemente, detesto cucinare.  Se dovessi usare altre parole per descrivermi sceglierei: colazione, tempesta e mare; se fossi un libro sarei Il Piccolo Principe e se dovessi partire in questo preciso istante opterei per un viaggio in Cambogia.

Ho deciso di “provare” a scrivere questo blog a seguito delle varie esortazioni ricevute e cercherò di scrivere un po’ di tutto, dai racconti dei miei viaggi ad alcuni consigli o informazioni su quella che è la mia amata Toscana.
Sbizzarritevi nei commenti e nei suggerimenti: sarò ben felice di leggere i vostri consigli o le vostre richieste!


CONTATTI

Instagram: GIANESSAA