domenica 12 ottobre 2014

In Tour per la Sicilia (Part.2)

Ecco a voi la seconda parte del mio itinerario in Sicilia!


GIORNO 4:

è la volta di Palermo! Con mio grande stupore son rimasta molto sorpresa dalla bellezza di questa città: elegante e maestosa, offre scorci incredibili al visitatore incuriosito. Ed è estremamente colorata, arabeggiante, promiscua e ricca di arte. Passeggiando per le vie si respira il profumo delle varie culture che, fondendosi, hanno preso parte alla creazione dell'identità di questo luogo fantastico e, a parer mio, indimenticabile.
Le cose da vedere sono tante e io, come sempre, preferisco consigliarvi di "lasciarvi trasportare" dai vostri sensi, piuttosto che stilarvi un elenco della spesa di cose da vedere: risulterebbe troppo noioso sia per me che per voi! Posso però dirvi, come è ovvio che sia, che se si passa da Palermo non si può rinunciare - oltre al celeberrimo "pani ca meusa", il panino con la milza - ad una visita alla Cattedrale. Non sono ancora riuscita a capire quale mi sia piaciuta di più tra quella di Cefalù e quella di Monreale, ma questa mi ha senz'altro lasciata esterrefatta! Sostate un po' davanti a questa meraviglia imponente e godetevi il fascino della sua facciata, la scenografia dei suoi due campanili "orientaleggianti" e la particolarità dei suoi elementi decorativi.
Una volta visitata anche all'interno non perdetevi i mercati di Palermo, il suo elegantissimo teatro, le vie del centro, i palazzi - soprattutto palazzo Mirto - e i vari quartieri.

Cattedrale di Palermo


COSA FARE NEI DINTORNI DI PALERMO:

- Mondello: famosa località turistica, questo piccolo borgo è dotato di una bellissima spiaggia con acqua cristallina, sabbia bianca e innumerevoli locali. Se vi piacciono la movida, la gente e la confusione (nell'accezione positiva del termine), questo è il posto che fa per voi! Mi raccomando, fate attenzione a borse e zainetti lasciati incustoditi sulla spiaggia: non si sa mai!

- Capo Gallo: per i più tranquilli e soprattutto per gli amanti della natura incontaminata, suggerisco invece questa meravigliosa Riserva Naturale. Armatevi di pazienza perché dovrete camminare...ma ne vale la pena! (Non dimenticate i sandali da scoglio!)

- Sferracavallo: località marittima ai piedi di Capo Gallo, è una tappa irrinunciabile per i più golosi. Dopo la lunga camminata che avrete intrapreso, fate sosta alla Gelateria La Delizia e gustate le, appunto, deliziose leccornie che vi propongono. Consiglio vivamente di assaggiare la Brioche con il gelato perché è qualcosa di eccezionale! Inoltre lo spazio esterno del locale è veramente carino e accogliente: renderà la vostra pausa ancora più speciale!

- Castellammare del Golfo: anche se appartenente alla provincia di Trapani, questo delizioso borgo si trova abbastanza vicino anche al palermitano e suggerisco di farci tappa la sera. Si tratta di un borgo molto suggestivo, inglobato all'interno di due scogli, con un porticciolo e un centro storico davvero molto graziosi e colmi di localini dove poter mangiare, bere e passare una serata piacevole.
Per quanto riguarda il mare, qualsiasi tipo di vostra aspettativa potrà essere soddisfatta: potete trovare sia spiaggia sabbiosa (fondali della Plaja), sia spiaggia ghiaiosa (Petrolo, Marina Grande, Guidaloca).
(Nelle zone limitrofe di Castellammare si trovano Segesta, San Vito Lo Capo e La Riserva dello Zingaro, di cui parlerò qui sotto).

Castellammare del Golfo



GIORNO 5:

Finalmente arriviamo a Trapani! Che dire... è semplicemente fantastica e, sinceramente, non me l'aspettavo proprio! Si tratta di una città pulita, curata e colma di luoghi da visitare. Ma se le Chiese e i Musei non vi interessano, basterà semplicemente camminare lungo le vie per rendersi conto di quanto sia affascinante e gradevole! Ad ogni modo ecco le cose che meriterebbero una visita:
- la Torre di Ligny - oggi ospitante il museo della preistoria - che si trova sulla punta estrema della penisola
- Palazzo Cavarretta, oggi sede del comune
- la Cattedrale
- la Chiesa del Collegio
- la Chiesa del Purgatorio
- i vari palazzi (Palazzo Riccio di Morana, Palazzo San Rocco, Palazzo Lucatelli, Palazzo Riccio di San Gioacchino).
- il Lungomare di Trapani
- le Saline di Trapani con i suoi bellissimi Mulini a vento: da vedere ad ogni costo! Potete visitarle attraversandole con la macchina (e vi assicuro che sarà un "viaggio" davvero suggestivo), oppure potete approfondire il vostro percorso visitando il Museo del Sale e perlustrare i vari itinerari a pagamento. Per mancanza di tempo io non sono riuscita a farlo, ma so che sono un'esperienza davvero unica! Vi propongo però di arrivare fino alla Trattoria del Sale: magari non è raccomandabile mangiarci in quanto TROPPO turistica, ma, credetemi, vi sazierete gli occhi!!
IMPORTANTE: come avrete ben capito oltre che viaggiare, ADORO ANCHE MANGIARE! Quindi mi sento in dovere di indicarvi il ristorante AL VICOLETTO, un localino davvero delizioso, piccolo ed accogliente, dove potrete assaggiare le specialità tipiche trapanesi (non lasciatevi sfuggire il salame di tonno: è idilliaco!). La spesa per un antipasto ENORME di pesce fresco e crudo, un primo, acqua, vino e caffè si aggira attorno ai 30 euro.

Saline di Trapani

Saline di Trapani

Lungomare di Trapani


Altra tappa FONDAMENTALE di questo viaggio è il borgo di Erice. Inerpicato sulla sommità dell'omonimo monte, è un luogo spettacolare sia dal punto di vista culturale/architettonico, sia da un punto di vista paesaggistico (la vostra vista abbraccerà tutta Trapani dall'alto). Risalente al V secolo a.C. questo pittoresco borgo, con le sue vie strettissime, le sue fortificazioni, le sue chiese e i suoi castelli, vi rapirà letteralmente, catapultandovi indietro nel tempo.

Erice



GIORNO 6:

Dedicate un'intera giornata ad una delle Isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo). So per certo che sono tutte stupende e che la più gettonata è Favignana; ma siccome era "invasa" dai turisti io ho optato per la piccola ma affascinante Levanzo. Si tratta della più piccola delle tre isole ma non per questo la meno bella: offre cale suggestive (come quella del Faraglione - che mi è rimasta nel cuore -, Cala Tramontana e Cala Fredda), panorami mozzafiato e sentieri degni di nota. Una vera e propria oasi naturale che ospita la famosissima Grotta del Genovese risalente al paleolitico-neolitico dove si possono ammirare numerosi graffiti.
COME RAGGIUNGERE L'ISOLA: Partendo dal porto di Trapani ci sono due compagnie - Siremar e UsticaLines - che, con aliscafi, catamarani e traghetti, collegano la città con l'isola. Le biglietterie sono ubicate proprio di fronte al molo di partenza dei mezzi. Vi suggerisco di prenotare la traversata almeno qualche giorno prima, onde evitare di non trovare la disponibilità per gli orari a voi più consoni.

L'acqua cristallina dell'isola di Levanzo


GIORNO 7-8:

Dedicate almeno due giorni alla zona di San Vito Lo Capo e alla Riserva Naturale dello Zingaro. Potrei stare ore ed ore a descrivere la bellezza di questi luoghi, ma la cosa migliore è quella di vederli con i propri occhi. Mi limiterò pertanto a darvi dei piccoli consigli su cosa fare assolutamente:
- Passeggiare lungo le vie di San Vito Lo Capo - un vero e proprio gioiellino - e se non è troppo affollata rilassatevi sull'enorme e pluripremiata spiaggia del paese.
- Se la spiaggia in questione è affollata, prendete la macchina e andate in perlustrazione alla Riserva Naturale del Monte Cofano che è meno frequentata, oppure raggiungete le pendici del monte Monaco (sempre nella riserva dello Zingaro), dove troverete la tonnara in cui è stato girata la prima serie di Montalbano: è un luogo bellissimo e non c'è quasi mai nessuno.

Monte Monaco

- Se amate camminare non perdete tempo e percorrete i vari sentieri per raggiungere le calette più suggestive (immancabili CALA TORRE DELL'UZZO e LA TONNARA DI SCOPELLO con i suoi faraglioni); altrimenti STRA-consiglio l'escursione con la compagnia Buena Vida  ci sono varie opzioni - a partire da escursioni di mezza giornata ad aperitivi al tramonto -, la guida è PREPARATISSIMA e, soprattutto, COINVOLGENTE e avrete la possibilità di avere uno "visione globale" di tutta la riserva naturale. Sarà una bellissima esperienza!

Tonnara di Scopello


- Infine, per gli amanti dei cannoli siciliani, consiglio di fare tappa alla PASTICCERIA CAPRICCIO: hanno dei dolci squisitissimi! Aggiungo anche che, se vi piace, San Vito è la patria del Cous-Cous: non perdete l'occasione ed assaggiatelo!

GIORNO 9:
se avete un giorno in più consiglio una deviazione alla Scala dei Turchi (AG), una suggestiva falesia a picco sul mare, caratterizzata da un particolarissimo colore bianco dovuto al tipo di roccia che la compone (la marna). L'impressione che si ricava guardando le falde digradanti della roccia è proprio quella di un'enorme scalinata a picco sul mare. Cercate di andarci nell'ora del tramonto!

Scala dei Turchi



GIORNO 10:
Purtroppo è giunta l'ora di tornare a casa, ma per rendere più piacevole il ritorno consiglio un'ultima tappa nella stupenda Taormina. Lasciatevi incantare dalla bellezza di questa perla siciliana, arroccata su una terrazza rocciosa a picco sul mare.
Perle di saggezza: - non perdetevi per niente al mondo il teatro greco-romano.
                              - assaggiate la granita del Bam Bar (è DIVINA!).
                              - visitate Castelmola, il delizioso borgo che sovrasta Taormina, e lì fate una
                                 sosta nel particolarissimo BAR TURRISI (assaggiate il vino alla mandorla!).
                              - passate dal carinissimo borgo di Savoca e prendetevi un caffè al BAR VITELLI,                                 noto in tutto il mondo per essere stato scelto da Francis Ford Coppola come set
                                di alcune scene de Il Padrino.


Isola Bella - Taormina



sabato 20 settembre 2014

In Tour per la Sicilia (Part.1)

Oggi ho finalmente deciso di condividere con voi l'esperienza magnifica del mio viaggio in Sicilia, effettuato un mesetto fa. Cercherò di darvi maggiori informazioni possibili e spero tanto di influenzarvi e convincervi a visitare quest'isola meravigliosa!
Innanzitutto il mio itinerario concerne la parte occidentale della Sicilia, in modo più specifico la zona Trapanese; senza però tralasciare le tappe intermedie e le deviazioni improvvisate (che sono sempre le migliori)!

 Cominciamo con le informazioni pratiche:
 DURATA DEL VIAGGIO: 10 giorni
 MEZZO DI TRASPORTO: macchina
 ALLOGGI: B&B e appartamento (quello in cui ho soggiornato io si trova nel paese di Valderice e  si  chiama "Casa Betta&Elisa": lo consiglio perché mi ci sono trovata davvero MOLTO bene!)
 COSTO DELLA VACANZA: siamo all'incirca sui 700 euro contando alloggio, benzina,  autostrada,  escursioni, sfizi vari
 COSA METTERE IN VALIGIA: assolutamente NON DIMENTICATEVI i sandali da scoglio; se andate durante il periodo estivo portatevi un  cappello per ripararvi dal sole, abiti leggeri e tanti sali minerali per combattere il caldo!


ITINERARIO

GIORNO 1: 
 Se, come me, decidete di affrontare ben 10 ore in macchina perché niente e nessuno può spaventarvi, allora, prima di sbarcare sull'isola, regalatevi qualche ora di riposo nella stupenda TROPEA. Si tratta di uno dei miei posti del cuore, un borgo molto suggestivo affacciato sulle acque cristalline di un mare che più bello non si può: la spiaggia principale "Marina dell'Isola" - nonché la più bella - è sempre molto affollata quindi cercate di andarci presto. Altra info utile: dopo l'ora di pranzo sulla spiaggia cala l'ombra per cui, se siete delle lucertole che adorano squagliarsi sotto il sole cocente, non arrivate dopo mezzogiorno! Altro posto che lascia a bocca aperta è il mare di Capo Vaticano, a pochi chilometri da Tropea. Consiglio, prima di tutto, di fare una girata al FARO DI CAPO VATICANO: il panorama è di una bellezza mozzafiato. Da lassù potrete poi decidere in quale spiaggia o in quale caletta vorrete fare il vostro bagno! Una volta rilassati apprestatevi ad arrivare all'imbarco per poter approdare a Messina. Vi suggerisco di passare la notte lì....sarete stanchi morti!
Vista dal Faro di Capo Vaticano
Tropea
































GIORNO 2:
Prima tappa Tindari dove potrete visitare il Santuario e godervi dall'alto la particolarissima spiaggia, la cui forma richiama la sagoma di una Madonna. Proseguite in direzione Cefalù (che sarà la tappa d'arrivo) lungo la costa: incontrerete così durante il vostro cammino le spiagge di Gioisa Marea e Capo d'Orlando (quest'ultima davvero molto carina). Proseguite e giungete fino a Santo Stefano di Camastra - il paese delle ceramiche - e da qui potete intraprendere quella che si chiama Fiumara d'Arte. Si tratta di una sorta di museo contemporaneo a cielo aperto, composto da sculture che impreziosiscono e valorizzano il paesaggio circostante - già di per sé meraviglioso -. L'itinerario si svolge in parte sulla costa, ma soprattutto nell'entroterra; può prevedere da qualche ora fino a 1/2 giorni (a vostra scelta). Inoltre le sculture non sono ben segnalate per cui vi ritroverete a fare una divertente caccia al tesoro! Previsto l'arrivo a Cefalù per la sera.

Spiaggia di Tindari



GIORNO 3:
Suggerisco di godervi il più possibile Cefalù: è un vero e proprio gioiellino. Classificato come uno dei Borghi Più Belli d'Italia, e appartenente al Patrimonio dell'UNESCO, Cefalù si trova arroccato su una rupe a strapiombo sul mare. Le vie, strettissime, sono impreziosite da graziosi palazzi e negozi, e confluiscono tutte alla piazza della Cattedrale, una struttura architettonica maestosa che ricorda il Duomo di Monreale. A tal proposito, vi consiglio assolutamente di andare a visitare anche quest'ultimo: soprattutto entrate nel chiostro (che è a pagamento) perché è di una bellezza disarmante!
 
Cefalù
Particolare del chiostro del Duomo di Monreale




















Per adesso mi fermo qui. A breve pubblicherò anche la seconda parte dell'itinerario!

sabato 13 settembre 2014

ISOLA SANTA in Garfagnana

Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo.


Molto spesso abbiamo sotto agli occhi meraviglie di cui non ci accorgiamo: il caos, lo stress, la fretta, non ci permettono di "fermarci a guardare". Allora io vi esorto a farlo: ovunque voi siate e in ogni momento della giornata. Guardate, osservate e stupitevi.


C'è un posto in Garfagnana (in provincia di Lucca) dove l'atmosfera vi ammalierà così tanto che rimarrete finalmente immobili ad osservare: si chiama ISOLA SANTA, ed è un antico e minuscolo borgo sulle rive di un lago - da cui prende il nome - formato da un torrente che scende a valle dalle Alpi Apuane. Come la notissima Fabbriche di Careggine, anche Isola Santa ha subìto la nascita di un invaso costruito a scopo idroelettrico e si è pertanto, col passare degli anni, completamente spopolata.





















Quello che mi interessa raccontarvi non è tanto la storia del paese o del perché si chiama così, quanto il SILENZIO assordante che ci troverete. Mentre camminerete per i vicoli stretti di questo borgo abbandonato vi sembrerà di essere sospesi in una dimensione atemporale e non vorrete più venire via. Per cui, anche se c'è un bel po' di strada da fare per arrivarci, prendetevi del tempo e andateci assolutamente...ne vale la pena!



Come arrivare a Isola Santa:

- Da Lucca, attraverso Castelnuovo di Garfagnana (Km 58)
- Dalla Versilia (Km 23), attraverso il Passo del Cippollaio
- Da Massa, attraverso il Passo del Vestito (Km 30)


La Gina consiglia:

Prendersi 1/2 giorni per visitare la Garfagnana (a breve pubblicherò un post con un itinerario possibile) e magari, se siete appassionati, concedersi anche un po' di sano trekking sulle Apuane. Nei dintorni di Isola Santa trovate altri borghi fantasma (Col di Favilla, Puntato e Campanice) e Le Marmitte dei Giganti, ovvero profonde cavità rotondeggianti scavate dall'acqua nell'alveo dei torrenti
Consiglio, se avete più tempo, di non perdere le Grotte del Vento, di fare un'escursione alla Riserva Naturale Orrido di Botri - una profonda gola calcarea scavata dal Rio Pelago - e di visitare  la favolosa Lucca.


giovedì 11 settembre 2014

From BUDAPEST with Love

« […]i fasti medievali di Buda
il ruggito industriale di Pest,
 insieme in un sussurro di cammino
 finchè non corrano loro incontro
 le statue rombanti di orgoglio nazionale
della piazza degli eroi[…]».



Ci sono città che non possono non rimanere impresse per l’atmosfera e la suggestione che esse sono in grado esercitare sul visitatore incuriosito ed appassionato:  Budapest è una di queste.
 Patrimonio dell’UNESCO, Budapest è una città romantica, pulita e accogliente. Regala scorci panoramici mozzafiato, maestosi palazzi art-nouveau, ponti che non smetteresti mai di stare a guardare e, soprattutto, abitanti di una gentilezza ESTREMA!

Il mio consiglio è quello di PERDERSI: lasciate perdere la cartina, seguite il profumo della cannella (onnipresente nei loro dolci) e immergetevi per le vie del centro.  Rimarrete sorpresi dalla bellezza che sprigiona il cuore di Budapest: dalle strade, ai lussureggianti e barocchi palazzi, sino alle caffetterie e librerie che ci sono, una più graziosa dell’altra. Fermatevi per un caffè e accompagnatelo con un buon dolce: vi stupirà la calma e la tranquillità con cui anche gli abitanti del posto si ritagliano del tempo per sorseggiare tè e fare una piccola pausa.





Cosa vi consiglio di vedere:


      1) Ovviamente al primo posto non può non esserci il notissimo Ponte delle Catene, Lánchíd Széchenyi in ungherese, è il più antico della città e dunque il primo che collegò in maniera permanente Buda e Pest. Me ne sono letteralmente innamorata: da qualunque parte lo si guardi o lo si attraversi, quel ponte non smetteresti mai di fissarlo! È imponente, elegante, maestoso; e la notte, quando è illuminato, lascia davvero senza parole.
A questo punto vi suggerisco di fare una passeggiata lungo il Danubio: il percorso è davvero grazioso, il panorama strepitoso e si ha così la possibilità di ammirare tutti gli altri ponti. Arrivate fino in fondo e, sulla sponda del lato di Pest,  troverete una delle cose che più mi ha lasciata senza parole: Le scarpe sulla riva del Danubio, un’opera di  Can Togay, realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer. Si tratta di un memoriale per le vittime dell'olocausto che, a Budapest, venivano uccise e gettate nel Danubio, subito dopo aver fatto togliere loro le scarpe, ovvero il bene più prezioso che avevano. 
Soffermatevi qui per qualche minuto.





                            










       

       2) Un’altra cosa che mi ha lasciata senza fiato è Il Palazzo del Parlamento. Si estende per ben 268 metri lungo la sponda sinistra del Danubio (quindi immaginate quanto sia colossale!) ed abbraccia ben tre stili: neogotico, neobarocco e neoromanico. È una vera e propria perla della capitale e ad oggi ospita la Camera dei Deputati del Parlamento unicamerale ungherese. Vi raccomando assolutamente di effettuare un tour guidato all’interno di questa meraviglia: gli interni sono sfarzosi e belli da vedere, le guide ben preparate.     Prezioso suggerimento per voi: il Parlamento e tutta la sponda del Danubio non dovete PER NIENTE AL MONDO perderveli la sera! Dopo cena fate una lunga –  mooolto lunga – passeggiata sul lungofiume…non ve ne pentirete!!




3) La collina del castello è un’altra meta obbligatoria, collegata poi alla vecchia Buda e al suo castello. Prendetevi una mattinata e salite lassù: credetemi, la vista è mozzafiato! Ma non solo: visitate la particolare Chiesa di San Mattia – tutta bianca con il tetto coperto dalle coloratissime piastrelle in ceramica – , il Bastione dei Pescatori – la cosa che in assoluto mi è piaciuta di più! – e, ovviamente, il Castello che merita una visita anche all’interno.



4) La Piazza degli eroi ( sulla quale si affacciano il notevole Museo delle Belle Arti e il Palazzo delle Esposizioni) e il Parco del Varosliget sono due ulteriori tappe da non mancare. In particolar modo mi ha colpita il parco, al cui interno ospita un incantevole castello che ricorda quelli della Transilvania, caratterizzato da uno stile misto: neogotico, romanico e barocco. È qualcosa di assolutamente affascinante! Sono rimasta ORE a fotografarlo senza riuscire ad andarmene: l’atmosfera è veramente fiabesca! Attorno al parco trovate anche un laghetto che d’inverno si trasforma in una gigantesca pista da pattinaggio.

Curiosità per voi: All’interno del castello ha sede il Museo dell’Agricoltura e, proprio davanti a quest’ultimo, potete avvistare la statua di un uomo cappuccio (mi sembra di ricordare che raffigurasse un anonimo cronista) dal volto coperto con un cappuccio, che tiene in una mano una penna e nell’altra un grande libro. Toccate la penna e vi porterà fortuna!!





Consigli pratici/utili/convenienti (e chi più ne ha più ne metta)!


1) Per quanto riguarda la compagnia di volo consiglio vivamente di controllare le proposte Ryanair: prenotando in tempo si riescono a trovare dei prezzi davvero convenienti! Io, per esempio, prenotando nel mese di Gennaio per la fine di Febbraio, sono riuscita ad accaparrarmi un biglietto A/R a soli 50 euro!
2) A tal proposito e con mia grande sorpresa – dato che sono una persona freddolosissima – consiglio il mese di Febbraio per la visita di questa stupenda città.  Al contrario di quanto si possa pensare il clima è abbastanza gradevole e si riescono a trovare anche delle belle giornate di sole. Inoltre penso che l’atmosfera invernale si addica molto alla capitale e riesca persino ad accentuare l’atmosfera già di per sé romantica!
3) I trasporti pubblici sono efficienti, sicuri, frequenti, puliti e rispettano gli orari. E, cosa ancora più importante, costano poco. Ci sono autobus, filobus, tram e 3 linee della metropolitana. Importantissimo è convalidare i biglietti prima di salire su qualsiasi mezzo: i controllori sono ovunque e le multe davvero salate!
4) L'aeroporto di Budapest (a circa 30 Km dalla città) è facilmente raggiungibile con autobus, minibus, treno o  nanavetta. L’opzione senz’altro più conveniente è quella di prendere l’autobus 200E o il bus 93 che collegano l’aeroporto con la fermata metro di Kobánya-Kispest. Ne passa uno ogni 15 minuti circa ed entrambi portano alla linea 3 della metro con la quale è possibile raggiungere il centro della città. Il costo del biglietto è di circa 330 fiorini (più o meno 1,10 €).
      Se invece siete persone ansiose e, soprattutto al ritorno, avete paura di perdere l’aereo (è una cosa possibile…a me è successa davvero!!!) potete tranquillamente noleggiare un servizio trasporto privato direttamente con la vostra struttura alberghiera. Il costo è sui 10 euro a persona.
5) La moneta è il fiorino e il costo della vita è veramente basso: ci sono stata 4 giorni e, compreso l’ostello, non ho speso più di 300 euro.
6) Per quanto riguarda l’alloggio vi raccomando l’ostello Jimi Hendrix (http://jimigo.com/): la mia camera era molto pulita e spaziosa, il personale di una disponibilità estrema e il prezzo molto conveniente. Infine (ma non per importanza), si trova in posizione abbastanza centrale, da cui è facilmente raggiungibile la fermata della metro.
 7) E adesso siamo arrivati alla parte che più mi piace: il cibo! Ebbene sì…ADORO MANGIARE ed esplorare ristorantini sempre nuovi! A tal proposito vi indicherò quelli dove sono stata io:
-     Hungarikum Bisztró: tra i primi posti in qualsiasi classifica tra i ristoranti della capitale, a mio avviso un po’ sopravvalutato e, soprattutto, TROPPO TURISTICO. Sentivo parlare SOLO italiano e la cosa non mi è piaciuta affatto! Sicuramente vi verrà consigliato dai vostri albergatori ma se posso permettermi di darvi un’indicazione, cercate posti più intimi e ricercati, come ad esempio il
-     Mandragorache dire…me ne sono innamorata! Il locale è molto piccolo, accogliente ed intimo, posto in una zona residenziale poco trafficata e molto tranquilla. Il personale è eccezionalmente gentile e disponibile, il cibo è ben presentato e soprattutto molto buono.
-     Per una buona tazza di cioccolata calda, propongo invece il BARbar Cafe and Chocolate. Posto su due piani, il locale si presenta subito molto accogliente e curato in ogni minimo particolare. Tutto è adorabile: l’arredamento (appese alle parete ci sono tantissime targhette simpatiche riportanti aforismi e citazioni sulla cioccolata! E anche un angolo con dei cuscini su cui poter distendersi!), il personale, la musica di sottofondo e soprattutto le cioccolate! Ce ne sono di tantissimi tipi e per tutti i gusti!


-     Infine, per coloro che amano la vita notturna, suggerisco il Szimpla Kert, pub ormai rinomatissimo anche a livello internazionale. Per quanto io possa detestare luoghi troppo affollati da turisti – di cui purtroppo è STRAPIENO –, questo è un locale dove non si può non andare. Si tratta di un ruin pub, ovvero un locale ricavato da un condominio in rovine, con cortile e appartamenti abbandonati, e riadattato in pub. Ed e la creatività a fare da protagonista in questo luogo a dir poco spettacolare: coloratissimo e stravagante, all'interno ci trovate una sala computer, un cortile davvero bello, una sala cinematografica alla vecchia maniera e i resti di una fabbrica!



A questo punto, dopo i miei spero “preziosi” consigli, non vi rimane che preparare la valigia….. e partire!